Titolo controverso per indurre a riflettere su un problema spesso sottovalutato e sconosciuto, le creme e gli spray solari hanno una scadenza e ignorarla può esporre la pelle a gravi rischi! La protezione solare è l’unico modo per godere del sole e dei suoi benefici con una certa tranquillità e sicurezza, ma la variabile tempo può influire negativamente rendendo inefficaci le caratteristiche protettive contro le radiazioni solari.
Per una tintarella da urlo e senza rischi è bene rispettare alcune norme che abbiamo riassunto in un vademecum dove spieghiamo inoltre, come scoprire se il prodotto avanzato dalla scorsa estate è ancora utilizzabile o invece è da sostituire immediatamente.

Creme solari: utilizzo

1 La protezione non rende invincibili

Sfatiamo un mito, un fattore di protezione molto alto non rende invincibili alle radiazioni solari e non permette di rimanere sotto il solleone, soprattutto nei primi giorni di mare, senza incorrere in rischi di eritemi, orticaria o scottature. La melanina, sostanza che il corpo sviluppa per proteggerci, ha bisogno di 48 ore per attivarsi ed è fondamentale prestare molta attenzione, soprattutto durante le prime esposizioni, evitando come risaputo le ore centrali della giornata.

2 All’ombra serve la protezione

Rifugiarsi sotto l’ombrellone non è sufficiente, in quanto, a causa della rifrazione sono presenti, anche all’ombra, fino al 70% delle radiazioni nocive, è importante quindi proteggere la pelle in questa situazione.

3 SPF 10 + SPF 20 non è uguale a SPF 30

Se si hanno a disposizione due solari con fattori di protezione diversi, l’utilizzo in sequenza dei due prodotti non da come risultato la somma algebrica delle due protezioni, ma più semplicemente si ha la copertura con il fattore di protezione più alto tra i due.

4 NO alle creme solari waterproof

I solari resistenti all’acqua creano sulla pelle uno strato, una vera e propria pellicola che deve resistere al cloro e al sale. La pellicola isolante non permette alla pelle di respirare ed è per questo motivo che il loro utilizzo è sconsigliato a individui che soffrono di particolari problemi della pelle, il sale, inoltre, è un potente corrosivo naturale che è in grado di sciogliere neve, ghiaccio ed attaccare persino i metalli., le sostanze che compongono il solare waterproof devono essere in grado di resistere al sale.

Le domande che dobbiamo fare sono: ma quali sostanze vengono applicate alla pelle in grado di resistere al sale? E queste sostanze che fine fanno una volta disciolte nel mare?

Se consideriamo inoltre che in seguito ad un bagno prolungato il loro grado di protezione scende drasticamente, come dimostrato da una ricerca inglese, esponendo la pelle alle radiazioni solari, siamo dell’idea che convenga utilizzare creme solari tradizionali, ripetendo le applicazioni dopo ogni bagno e comunque sempre ad intervalli di 2 ore

Scadenza dei solari: attenzione!

Come tutti i cosmetici, anche i solari non sono eterni, dopo la loro scadenza iniziano a deteriorarsi perdendo la loro efficacia nel proteggere la pelle dalle radiazioni nocive del sole, in particolare sono i filtri che nel tempo si scaricano rendendo inefficace proprio una delle componenti più importanti. Dal momento dell’apertura il prodotto ha una durata massima, indicata sulla confezione, che varia dai 12 ai 24 mesi, ma una serie di fattori esterni la possono ridurre, ripetuti shock termici, dovuti ad esempio alla borsa mare lasciata sotto al sole, l’esposizione diretta della confezione per lunghi periodi ai raggi solari o contaminazioni di altri prodotti e sabbia che possono penetrare nel contenitore.

Nonostante una ricerca di altroconsumo su svariati solari, metta in evidenza come l’evoluzione tecnologica e prodotti di qualità possano resistere oltre la scadenza, riteniamo inutile rischiare di affidare la protezione della pelle, l’organo più sensibile e più grande del nostro corpo, ad una crema solare scaduta.

Mangeresti uno yogurt o una busta di affettati scaduti benché ancora di bell’aspetto?

Ecco alcuni “trucchi” per capire se un solare è ancora utilizzabile, i solari sono miscele d’acqua, filtri fisici, chimici e sostanze grasse, per verificare se il prodotto avanzato dalla stagione precedente è ancora utilizzabile basta eseguire alcuni semplici test. Se la crema o lo spray presentano un cattivo odore, se la consistenza è cambiata rispetto ai primi utilizzi, se il colore non è più uniforme o se è stato contaminato dalla sabbia o da prodotti esterni, molto facilmente le proprietà protettive risultano alterate e il consiglio è di sbarazzarsi immediatamente del prodotto.

Chi più spende meno spende

Mai detto fu più azzeccato come nel caso dei solari di qualità, se è vero che a fronte di confezioni più piccole, il costo di un solare di qualità, è uguale alla maxi confezione discount di un prodotto da supermercato, è anche vero che per avere la protezione massima e mantenere al sicuro la nostra pelle da malattie più o meno gravi non è difficile, la stagione successiva, dover buttare più della metà del prodotto della maxi confezione, vanificando il risparmio e avendo comunque utilizzato un prodotto mediocre, che ricordiamo serve a proteggere uno degli organi più sensibili e grandi del corpo umano.

Ne vale davvero la pena?

Non perdere il prossimo articolo, parleremo di solari e protezione per capelli.

STAY TUNED, STAY CAP.